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Rare Fascist Synthetic Ruby PNF Gold Hand Engraved Mussolini Duce Fascio Fasces
$ 290.39
- Description
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Description
Material:Synthetic ruby
Dimensions
: ct. 2,60 gr. 0,52 large mm.11,00 x 6,00 high mm. 2,00
Notes
: authentic and very rare fascist synthetic ruby with hand engraved gold fascio littorio.
The first synthetic rubies (with chemical composition and phisical charecteristics similar to those of the natural correspondent) were produced in the laboratory in 1837. Later, starting from around 1885, an effective and not too expensive technique was developed for their production on large scale.
This technique was developed by the french scientists Fremy and Verneuil. Verneuil's method consists in melting a very fine powder of the same composition as the gem to be obtained (in the case of ruby 98% AL203 and 2% Cr203) through an oxhydrogen flame at 2000° C, wich falls and settles lower on a cold sample holder in constant rotation.
The cooling of the material leads to the formation of the crystal although in an unusual shape in nature, that of a rod (called a boule) a few centimeters in diamenter and 5-10 cm. in lenght.
The gems produced by boules are recognizable even after cutting due to their internal growth lines visible under the microscope.
It requires the use of flame fusion and allows to obtain even large crystals in the shape of an inverted bottle (boule).
In the past, these synthetic rubies were sometimes called "Geneva rubies".
These synteses are recognizable under the microscope because they have very typical internal characteristics: curved growth striae accompanied by gas bubbles. Around 1920 the syntesis method of fusion with flux applied for the production of ruby was resumed. This method consists in melting the material in a platinum crucible through the use of
substances capable of lowering the melting point.
Rubies produced with the fusion method with flux have physical charatetistics identical to the natural corresponding and are identifiable by an expert only through gemological instrumentation.
In addition to inclusions of fondant, rubies produced with this method can have tiny hexagonal or triangular laminates.
In addition to the fusion method with flux have physical characteristics identical to the natural correspondent and are identifiable by an expert only by means of, even after cutting, their curved lines of internal growth visible under the microscope.
ITALIANO
:
I primi rubini sintetici (con composizione chimica e caratteristiche fisiche analoghe a quelle del corrispondente naturale) furono prodotti in laboratorio nel 1837. In seguito, a partire dal 1885 circa, fu messa a punto una tecnica efficace e non troppo costosa per la loro produzione su larga scala. Questa tecnica fu messa a punto dagli scienziati francesi Fremy e Verneuil.
Il metodo di Verneuil consiste nel fondere una polvere finissima della stessa composizione della gemma che si vuole ottenere (nel caso del rubino 98% Al2O3 e 2% Cr2O3) attraverso una fiamma di ossidrogeno a 2000 °C, che cade depositandosi più in basso su un portacampione freddo in costante rotazione. Il raffreddamento del materiale porta alla formazione del cristallo seppure in una forma inusuale in natura, quella di un bastoncello (detto boule) di pochi centimetri di diametro e 5–10 cm di lunghezza. Le gemme prodotte da boules sono riconoscibili anche dopo il taglio per le loro linee curve di accrescimento interne visibili al microscopio. Necessita dell’impiego della fusione alla fiamma e permette di ottenere cristalli anche di grandi dimensioni a forma di bottiglia rovesciata (boule). In passato questi rubini sintetici erano talvolta chiamati impropriamente “rubini di Ginevra”. Queste sintesi sono riconoscibili al microscopio perché presentano caratteristiche interne molto tipiche: strie curve di accrescimento accompagnate talvolta da bolle di gas.
Intorno al 1920 fu ripreso il metodo di sintesi di fusione con fondente applicato per la produzione delle primissime sintesi per la produzione del rubino. Questo metodo consiste nel far fondere il materiale in un crogiolo di platino mediante l’impiego di sostanze in grado di abbassare il punto di fusione. I rubini prodotti con il metodo di fusione con fondente presentano caratteristiche fisiche identiche al corrispondente naturale e sono identificabili da un esperto solo mediante strumentazione gemmologica. Oltre a inclusioni di fondente, i rubini prodotti con questo metodo possono presentare minute laminette esagonali o triangolari. I rubini prodotti con il metodo di fusione con fondente presentano caratteristiche fisiche identiche al corrispondente naturale e sono identificabili da un esperto solo mediante,
anche dopo il taglio, per le loro linee curve di accrescimento interne visibili al microscopio.
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